I piatti della tradizione toscana: la bistecca alla fiorentina



Ci scusiamo con i vegetariani, di cui rispettiamo vivamente la scelta, ma noi chiantigiani proprio non possiamo resistere... la “bistecca alla fiorentina” fa parte di noi, quanto le nostre dolci colline, gli olivi e i viali di cipressi!

Il nome sembra che derivi da una “italianizzazione” dell’inglese “Beef Steak” (= costola del manzo), come la definirono alcuni cavalieri Inglesi che si trovarono a passare da Firenze durante la “Festa di San Lorenzo”, quando era usanza che su grandi falò nella piazze della città, i Medici facessero abbrustolire e distribuire alla popolazione tranci di carne.

La bistecca alla fiorentina è rigorosamente fatta con taglio di lombata da vitellone (12-18 mesi) di razza “Chianina”. La materia prima è fondamentale e deve essere rigorosamente toscana!

Ma non sarebbe sufficiente senza altre due componenti essenziali: il “taglio” e la “cottura”. La bistecca alla fiorentina va tagliata con un certo spessore, 5-6 cm... (altrimenti non è che una braciolina qualunque!) e rigorosamente con l’osso a “T”.

A questo punto la cottura rigorosamente sulla griglia con una brace molto calda! Così si forma una crosticina che contiene subito tutto il sangue, che rimanendo all’interno rende la carne morbida e gustosissima. Si gira una sola volta... cuocendola 2-3 minuti per lato e 5 minuti sull’osso. Se, appoggiata sull’osso, sta su da sé vuol dire che il vostro macellaio ha fatto proprio un buon lavoro!

Una vacanza in Chianti è l’occasione perfetta per provare una vera “Bistecca alla Fiorentina”! Praticamente tutti i ristoranti e le osterie della zona l’hanno nel menù! Oppure potete armarvi di barbecue e nel giardino tranquillo della vostra villa o colonica nel Chianti cimentarvi nell’impresa!

Nel secondo caso vi serve un bravo macellaio. Un macellaio che sia un amatore assoluto della “ciccia”(=carne) vi potrà dare una “materia prima” di assoluta qualità... e nel Chianti ve ne sono tanti. Alcune di queste macellerie hanno al piano di sopra anche una sala molto rustica con una grande tavolata, dove si mangia tutti assieme, proprio come una volta, e dove il macellaio organizza delle vere e proprie “officine della bistecca”... un modo molto “esperienziale” di addentrarsi nei segreti della vera bistecca alla fiorentina.

E poi, dico la verità, in questi casi ogni parola è superflua, bisogna solo assaggiare. Solo un ultimo consiglio: la nostra “Fiorentina” non gradisce per nulla la compagnia di acqua e di bevande gassate... ma solo del suo unico e insostituibile compagno: il vino Chianti ! Quindi... buon appetito!!!

 

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